
Le Nazioni Unite, per commemorare l’adozione del testo della Convenzione per la Diversità Biologica, avvenuta il 22 maggio 1992, hanno proclamato la giornata del 22 maggio come la Giornata Internazionale per la Biodiversità, allo scopo di aumentare la comprensione e la consapevolezza dei problemi legati alla biodiversità.
Il 2022 rappresenta un’incredibile opportunità irripetibile per spingere i leader mondiali all’azione.
Dal 25 aprile all’8 maggio 2022, leader mondiali e rappresentanti di tutto il mondo hanno partecipato a una conferenza cruciale delle Nazioni Unite per la natura e la biodiversità – la CBD COP 15 delle Nazioni Unite.
Lo stato della natura e la biodiversità sono stati al centro di questa conferenza e sono stati presi piani globali per i prossimi 10 anni, decisioni che influenzeranno non solo il prossimo decennio, ma il nostro futuro e il nostro benessere per molti anni a venire. Con una sufficiente pressione pubblica, questa potrebbe essere la conferenza in cui assicuriamo un ambizioso impegno globale – simile all’accordo di Parigi, ma per la natura – per invertire la perdita della natura e della biodiversità entro il 2030.
E perché il 2030? La natura non è solo il nostro principale fornitore, è anche uno dei nostri più forti alleati contro la crisi climatica. A meno che i leader mondiali non intensifichino urgentemente i loro sforzi per proteggere la natura, le temperature globali potrebbero superare il limite di 1,5 gradi Celsius fissato dall’accordo di Parigi già nel 2030, un decennio prima del previsto. Qualsiasi ulteriore aumento delle temperature potrebbe significare danni irreversibili al nostro pianeta.