
L’industria europea della pasta e della carta produce prodotti originali a base biologica utilizzando il legno, un materiale rinnovabile. È anche il più grande utilizzatore industriale e produttore di energia rinnovabile nell’UE. Il settore della carta, della pasta di legno e della stampa è uno dei settori industriali con le minori emissioni di gas serra, rappresentando lo 0,8% delle emissioni europee. Le emissioni di carbonio dell’industria della carta si sono ridotte del 48% per tonnellata di prodotto dal 1990 al 2019. L’industria europea della pasta e della carta è anche il maggiore utilizzatore e produttore di energia rinnovabile in Europa, con il 62% del consumo di energia primaria proveniente da fonti rinnovabili.
La principale fonte energetica in loco del settore (esclusa l’elettricità acquistata) è la biomassa al 55%, seguita dal gas al 28%. Il restante 17% è costituito da altri combustibili fossili e dall’elettricità acquistata al netto. L’industria europea della carta produce il 54,3% della sua elettricità in loco, di cui oltre il 96% è generato attraverso impianti CHP (Combined Heat and Power) altamente efficienti. L’impatto ambientale del nostro consumo personale di carta potrebbe non essere così elevato come si pensa. In Europa, ciascuno di noi utilizza in media 119 kg di carta ogni anno. Questa quantità di carta produce 73 kg di CO2, che equivalgono a percorrere circa 600 chilometri con un’auto europea media. Utilizzando carta proveniente da foreste gestite in modo sostenibile e riciclando sempre, non dobbiamo davvero sentirci in colpa per l’utilizzo di questo prodotto naturale e rinnovabile.
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